Come aprire una casa vacanza (cav) in Lombardia

Sempre più spesso le persone che hanno la disponibilità di un immobile si affidano a portali quali booking o airbnb per cercare di locare l’appartamento per brevi periodi e trarne quindi profitto. E’ sicuramente un’ottima soluzione, soprattutto in questo periodi di crisi economica.
Ma non basta iscriversi ai siti predetti ed anzi, numerosi sono gli adempimenti da fare per rispettare la complessa normativa statale e regionale. Interfacciarsi con gli uffici pubblici non sempre porta a grandi soluzioni in quanto ci sono diversi enti da contattare e la normativa, in particolare quella regionale, non è semplice e a tratti anche controversa rispetto alla normativa statale.
Premettendo che ogni regione ha disciplinato le proprie “regole di comportamento”, ecco di seguito un breve vademecum per poter diventare in Lombardia un host in regola.
La normativa di riferimento è la legge regionale n. 27 del 2015, oltre alla legge quadro sul turismo e il regolamento n. 7/2016. Ecco i necessari adempimenti.
Le case vacanza possono essere di 2 tipi: imprenditoriale o non imprenditoriale. Il requisito della non imprenditorialità (quindi con esclusione dell’apertura di una partita Iva) sussiste quando si ha disponibilità fino a un massimo di tre unità abitative e si svolge l'attività in modo occasionale. E’ pertanto necessario osservare una chiusura obbligatoria di 90 giorni anche non consecutivi durante l’anno.
Ecco i principali adempimenti:
1. dichiarazione di inizio attività presso il Comune dove è ubicato l’immobile. Per alcuni comuni basta compilare un modulo, per altri è necessario munirsi di firma digitale e indirizzo di posta certificata ed effettuare una vera e propria dichiarazione di inizio attività, anche se non imprenditore (SCIA). Si sottolinea qua già un primo allontanamento tra le richieste dei Comuni e ciò che viene disposto dalla regione Lombardia in quanto la legge parla di “preventiva comunicazione” ed anzi esclude la scia, mentre alcuni comuni obbligano ad effettuare quest’ultima, con conseguenti costi per i cd “diritti di istruttoria”. Nel momento in cui inviate la Scia, occorre prestare attenzione agli ulteriori adempimenti che sono richiesti nel modulo.
2. in Comune bisognerà informarsi anche per quanto concerne la tassa di soggiorno, in quanto altro adempimento sarà riscuoterla per conto del Comune, se quest’ultimo la prevede, ed inviare relativa dichiarazione.
3. richiesta delle credenziali al Portale AlloggiatiWeb presso la Questura competente. Le CAV devono comunicare le generalità degli ospiti entro 24 ore dal momento del check-in (tutti gli alloggiati: adulti, bambini e neonati). Per comunicare gli alloggiati, la Questura richiede tassativamente di comunicarli tramite il portale online AlloggiatiWeb per il quale bisogna preventivamente richiedere le credenziali (che dunque non si possono avere immediatamente). Per ottenere le credenziali si hanno 2 possibilità: a) Presentandosi personalmente in Questura - DIVISIONE ANTICRIMINE - UFFICIO NOTIFICHE ALLOGGIATI Via Fatebenefratelli n. 11 - 20121 Milano (UFFICIO ALLOGGIATI QUESTURA: 02 62265102 – 0262265100) b) Inviando tutta la documentazione richiesta (dalla comunicazione al Comune, alla carta di identità, al modello di richiesta credenziali compilato ecc) tramite email PEC, l’unica che ha valore di legge al pari di una raccomandata. Il referente, nell'attualità è il Dott. Carmelo Alfinito.
E’ necessario sapere che l’omissione della denuncia degli alloggiati è reato e comporta una sanzione penale.  Dunque non iniziate ad ospitare se prima non avete dette credenziali.
4. contattare la Città Metropolitana, ufficio flussi turistici. E’ necessario infatti effettuare la comunicazione dei prezzi giornalieri e dotazione dell’appartamento su appositi modelli, che andranno poi inviati al Dott. Cellerino alla seguente mail : a.cellerino@cittametropolitana.milano.it (Telefono 02 77405906). Ogni 5 del mese sarà onere poi del titolare della Casa Vacanza comunicare i flussi turistici (numero di arrivi, partenze, pernottamenti, provenienza) ai fini statistici. L’omissione comporta gravi sanzioni economiche.
5. conformarsi a quanto richiesto in merito alle dotazioni delle Case Vacanze dal regolamento regionale 7/2016 (per esempio avere l’estintore, una cassettina medica, ecc).
6. adempiere a successivi obblighi, quali la dichiarazione Tari, che varia in aumento in quanto l’immobile non è più destinato al solo uso residenziale.
Dopo aver adempiuto correttamente a tali prescrizioni si potrà incominciare a svolgere l’attività.