I contratti di convivenza

Sono accordi con cui la coppia definisce le regole della propria convivenza, attraverso la regolamentazione dei rapporti patrimoniali. L’accordo può essere usato anche per disciplinare alcuni limitati aspetti dei rapporti personali (ad es. la designazione dell'amministratore di sostegno), nonché le conseguenze patrimoniali della cessazione della convivenza.
Possono essere stipulati da tutte le persone che, legate da vincolo affettivo, decidono di vivere insieme stabilmente (c.d. convivenza di fatto o more uxorio).
Più precisamente, ci si riferisce all'unione di vita stabile tra due persone legate da affetto che decidono di vivere insieme al di fuori del legame matrimoniale o dell’unione civile.
I contratti di convivenza presuppongono o sono strumentali alla registrazione anagrafica della coppia di fatto (eterosessuale od omosessuale) presso il Comune di residenza.
La stipula del contratto di convivenza è particolarmente utile in caso di separazione, poiché le parti possono stabilire preventivamente le rispettive modalità di contribuzione alle necessità della famiglia di fatto sia durante la convivenza sia quando questa viene meno.

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